Recensioni: “L’ALBERO DEL MONDO”, di Mauro Mazza
Il Direttore di Rai Uno, Mauro Mazza ha scelto Acqui Terme per presentare in anteprima, nell’ambito delle Giornate culturali del Premio Acqui Storia, il suo volume, uscito in questi giorni, L’albero del mondo. Weimar – ottobre 1942, Fazi Editore. L’incontro, organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Acqui Terme, si terrà nella città termale, presso la Sala Belle Epoque del Grand Hotel Nuove Terme, venerdì 16 marzo alle ore 19. Introdurrà l’Autore l’Assessore alla Cultura Carlo Sburlati; presenteranno il volume il noto giornalista televisivo, volto di Raiuno e piemontese doc, Massimo Giletti ed il Professor Carlo Prosperi. Sono attese ad Acqui al Grand Hotel Terme diverse troupe televisive di reti nazionali e regionali e molti inviati di quotidiani, settimanali e rotocalchi. Che cos’è “l’albero del mondo?” È il “ginkgo biloba”, una pianta massiccia, dalle foglie di un verde chiarissimo e simili a minuscoli ventagli ondulati, da tre secoli simbolo di Weimar, città colta e austera della Turingia, cara a Bach e Goethe, Herder e Schiller, e al Nietzsche già perso negli abissi della follia. L’albero del mondo evoca storie di primordiali armonie: sui suoi rami, all’inizio, non c’erano foglie, ma esseri umani, gli uni fusi negli altri. Una tempesta si abbatté sulla pianta e quell’indistinta umanità primordiale si ritrovò a terra, impaurita, divisa, carica di ostilità. Forse domani chissà…Ma ora siamo nell’autunno del 1942 e a Weimar c’è il raduno degli scrittori europei organizzato da Joseph Goebbels, ministro dell’Informazione e della Propaganda. Il momento è critico, le sorti della guerra sono prossime a capovolgersi, il “crepuscolo degli dèi” è già per tanti versi nell’aria. E il libro di Mazza “legge” questo crepuscolo e i suoi segni attraverso un appuntamento di intellettuali che, in un passaggio difficile degli eventi bellici, dovrebbe rilanciare idee e immagini del Nuovo Ordine Europeo.
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