Il nuovo libro di Alberto Rosselli non ha la pretesa di ‘ricostruire’ accademicamente l’intera storia dell’Afghanistan (territorio antichissimo ed influenzato, o occupato nel corso dei tempi, militarmente, da molte Potenze limitrofe), ma quello di chiarire, in sintesi, le caratteristiche e la ‘naturale’ posizione geografica e geopolitica di questo territorio che rappresenta di fatto la ‘cerniera’ militare, commerciale ed economica tra l’Estremo Oriente e l’Occidente.
Un Paese situato nel cuore dell’Asia centrale e, per questa ragione, da tempi immemori, motivo di interesse da parte di svariate Potenze (Da Alessandro Magno – agli albori della Storia – alla Gran Bretagna; dalla Russia alla Cina e agli Stati Uniti, in tempi più recenti. Interessi incrociati e conflittuali interni che hanno di fatto, e in più occasioni, impedito a questo Paese di ambire ad una propria omogenea autonomia.
Vizio di forma, questo, che, appunto, la stessa frammentazione etnico e religiosa del Paese, ha favorito negativamente, impedendo, grazie a governi locali e dispotici (come quello attuale ‘talebano’) di dare vita ad uno Stato unitario, democratico, e quindi a governi centrali e condivisi, dotati di un apparato amministrativo omogeneo e funzionante in grado di gestire economicamente, e in pace, l’intero territorio nazionale.
Il nuovo libro sarà disponibile nelle librerie dal mese di Maggio.
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