CulturaIdentità è un’associazione fondata da Edoardo Sylos Labini che ha come scopo la difesa, la promozione e la diffusione dell’Identità italiana e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e artistico. Siamo operatori culturali, artisti, giornalisti, intellettuali e imprenditori che in un mondo globalizzato vogliono riscoprire il valore della nostra italianità.
“Difendere l’Identità e, conseguentemente, la Cultura di un popolo, corrisponde alla certezza che quel popolo veda il futuro. Non c’è avvenire, infatti, se non si rispettano le proprie origini, se non si difendono le proprie tradizioni. Essere Italiani vuol dire essere figli di culture distanti geograficamente ma che, intrecciate tra loro, formano il DNA di una sola Cultura, quella italiana, amata in tutto il mondo”.
Il nostro obiettivo.
Attraverso la rete di CulturaIdentità aggreghiamo associazioni, fondazioni, onlus promuovendo incontri ed iniziative culturali su tutto il territorio italiano, rilanciando una battaglia per un settore troppo spesso dimenticato dai nostri governi. Il nostro gruppo sviluppa e approfondisce alcuni dei temi di attualità più urgenti e in primis la battaglia per la valorizzazione e la crescita di quello che dovrebbe essere, ma purtroppo non è, il nostro marchio di fabbrica: il nostro patrimonio artistico – culturale. CulturaIdentità crede nell’italianità come valore identitario, ponendo le basi per un modello nuovo, propositivo, lontano dal “politicamente corretto” che dietro all’omologazione del pensiero unico ha creato solo sacche di potere e di interessi economici.
Da febbraio 2019 è nato il mensile di 32 pagine #CulturaIdentità, distribuito in tutt’Italia al prezzo di 3 euro. E’ acquistabile anche separatamente. Il mensile raccoglie alcune tra le firme più interessanti del panorama culturale italiano: Vittorio Sgarbi, Marcello Veneziani, Giordano Bruno Guerri, Giampaolo Rossi, Pietrangelo Buttafuoco, Diego Fusaro, Angelo Mellone, Alessandro Meluzzi, Nino Spirlì, Laura Tecce, Marcello de Angelis e tanti altri. Fondato da Edoardo Sylos Labini e diretto da Alessandro Sansoni.
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