Esattamente un anno fa, la solenne inaugurazione nel ricordo degli eroici paracadutisti italiani. Un mese fa, l’inqualificabile atto vandalico.
Nella notte tra lunedì 6 e martedì 7 luglio scorsi, ignoti teppisti hanno gravemente danneggiato e oltraggiato il monumento dedicato ai Caduti della Divisione Paracadutisti “Folgore” posto all’interno del Parco della Clementina, a Bergamo. In piena notte, approfittando dell’oscurità e della totale assenza di passanti, servendosi di una lastra di cemento, hanno spezzato la lapide di marmo con la scritta: «Ad imperitura memoria di tutti i Paracadutisti Caduti». Significativa la scelta del giorno, esattamente lo stesso (7 luglio) in cui fu inaugurato, l’anno scorso, il monumento, alla presenza delle autorità e dei componenti delle associazioni combattentistiche.
«E’ un gesto vile e inqualificabile che ci lascia amareggiati», ha dichiarato Giordano Arzuffi, presidente della Sezione di Bergamo dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia. «Giusto un anno fa abbiamo realizzato questo monumento per valorizzare uno dei parchi più frequentati della nostra città, e con quella iniziativa far sentire la nostra presenza in una zona ancora alla ricerca della propria identità, dove convivono gente perbene e realtà difficili, e dove anche il Comune di Bergamo, negli ultimi anni e con grandi sforzi, sta realizzando importanti opere in favore della comunità. Vedere danneggiata in questo modo un’opera così importante, realizzata con lo scopo nobile di ricordare i nostri Caduti, ci ha lasciati letteralmente senza parole».
Non c’è dubbio che questo inqualificabile gesto vada iscritto nel clima di disfacimento morale che attraversa non soltanto il mondo politico, ma l’intera società nazionale. Per avere un’idea del punto nel quale siamo caduti, basta andare su Google e digitare le seguenti parole: “monumenti ai Caduti danneggiati”. Si otterrà un quantitativo inimmaginabile di episodi di violenza teppistica esplicitati contro simboli – come il monumento di Bergamo – che esaltano il valore patriottico, l’eroismo militare, le più sacre tradizioni nazionali. Stiamo davvero attraversando un brutto periodo.
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