Edizione 2014 del Premio Acqui Storia
Molte sono le eccellenze culturali di Acqui Terme, che non a caso viene definita “città del benessere e della conoscenza”. A partire dall’ “Acqui Storia”, il più importante premio letterario, non solo italiano ma europeo, nel campo della storiografia scientifico-divulgativa, del romanzo storico e della storia al cinema ed in televisione.
Con l’elezione nel 2007 di Carlo Sburlati ad Assessore alla Cultura e la sua conseguente nomina a Responsabile Esecutivo di Acqui Storia ed Acqui Ambiente, queste manifestazioni hanno conosciuto una grande visibilità internazionale, un eccezionale rilancio letterario, scientifico, mediatico e mondano ed un grande successo di pubblico, con servizi filmati nelle ore di punta sui principali telegiornali nazionali e lunghi articoli sui più diffusi quotidiani e rotocalchi, non solo italiani.
Negli ultimi due anni hanno calcato il teatro Ariston di Acqui per ritirare i premi registi come Carlo Verdone, Pupi Avati, Pier Francesco Pingitore, il Direttore di Rai Uno e Rai Sport Mauro Mazza, Valerio Massimo Manfredi, Roberto Giacobbo, Mario Cervi, Giuseppe Vacca, Bruno Vespa, Vittorio Feltri, Maria Gabriella di Savoia, l’Ambasciatore Maurizio Serra, Giancarlo Mazzuca, Dario Fertilio, Ottavio Barié, Gianpaolo Pansa, Franco Cardini e tanti altri.
Si pensi che per l’edizione 2014, la 47a che vedrà la spettacolare ed attesissima premiazione conclusiva sabato 18 ottobre, i volumi in concorso hanno sfiorato le duecento unità, mentre nelle prime 40 edizioni (a monte dell’avvento dell’attuale deus ex machina Carlo Sburlati e di Pier Angelo Taverna, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che continua a mettere a disposizione gli assegni da 6500 euro per i vincitori di ognuna delle tre sezioni) la media dei libri presentati oscillava tra i 25 ed i 30 per anno.
La giuria della sezione storico-scientifica ha scelto i seguenti finalisti (in ordine alfabetico e non in virtù delle preferenze): Kiril Plamen Kartaloff, La sollecitudine ecclesiale di Monsignor Roncalli in Bulgaria (1925-1934), Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano; Ian Kershaw, La fine del Terzo Reich. Germania 1944-45, Bompiani, Milano; Luigi Mascilli Migliorini, Metternich, Salerno Editrice, Roma; Luciano Mecacci, La Ghirlanda fiorentina e la morte di Giovanni Gentile, Adelphi, Milano; Gianpaolo Romanato, Pio X. Alle origini del cattolicesimo contemporaneo, Lindau, Torino. La giuria della sezione storico-divulgativa ha indicato come cinque volumi finalisti: Piero Buscaroli, Una nazione in coma. Dal 1793, due secoli, Minerva, Bologna; Mauro Canali, Il tradimento. Gramsci, Togliatti e la verità negata, Marsilio Editori, Venezia; Franco Cardini – Sergio Valzania, La scintilla. Da Tripoli a Sarajevo: come l’Italia provocò la prima guerra mondiale, Mondadori, Milano; Giancristiano Desiderio, Vita intellettuale e affettiva di Benedetto Croce, Liberilibri, Macerata; Max Hastings, Catastrofe 1914. L’Europa in guerra, Neri Pozza Editore, Vicenza. Questi i cinque libri selezionati nella nuova (ha solo sei anni di vita) sezione del romanzo storico: Vasken Berberian, Sotto un cielo indifferente, Sperling & Kupfer, S.l.; Luigi De Pascalis, Il mantello di porpora. Ascesa e caduta dell’imperatore Giuliano, La Lepre Edizioni, Roma; Pietro Neglie, Ma la divisa di un altro colore, Fazi Editore, Roma; Massimiliano Parente, Il più grande artista del mondo dopo Adolf Hitler, Mondadori, Milano; Sebastiano Vassalli, Terre selvagge, Rizzoli, Milano.
Biennale è invece l’altro celeberrimo premio “Acqui Ambiente”, che consacra i migliori volumi a soggetto ambientalista e progetti di tutela del territorio, della montagna, del mare, delle eccellenze enogastronomiche, la cui passata 9ª edizione si è svolta nell’incomparabile cornice di Villa Ottolenghi con la solita, raffinata regia di Carlo Sburlati. Ha visto recentemente premiate personalità come Vittorio Sgarbi, Elisa Isoardi, Cristina Gabetti, Alberto di Monaco, Giulio Rapetti Mogol e addirittura Papa Ratzinger-Benedetto XVI. La X edizione vedrà la proclamazione dei vincitori nel giugno 2015 in concomitanza con l’Expo milanese.
Federica Balza
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